Universali Locali

Le riflessioni sulle identità, sul valore della diversità culturale, sull’uguale dignità delle culture e la necessità di preservarle attraverso una capillare diffusione del rispetto e della comprensione reciproci, sono alla base delle politiche europee, seppur tra tante contraddizioni, e oggi più che mai rivestono particolare rilievo in Italia e in Sicilia, da sempre crocevia di popoli e culture diversi e terre attraversata da imponenti flussi migratori. In questo contesto, il Festival delle Letterature Migranti costituisce un evento di assoluto rilievo che convoglia energie, esperienze e professionalità di istituzioni e organizzazioni che da tempo operano in ambito interculturale diffondendo conoscenza ed esperienza di culture altre, europee ed extraeuropee. Tra queste, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino – partners del Festival e sua sede operativa – che dal 1965 è centro propulsore di attività culturali, teatrali, musicali, editoriali che nel tempo hanno visto coinvolti talenti e personalità straniere di spicco in un setting che stimola quanto mai il confronto e l’apertura verso l’Altro, con la sua collezione di oltre quattromila oggetti – figure animate, marionette d’artista – provenienti da tutto il mondo ed espressione delle culture di paesi dei cinque continenti. Alla base di tali attività, una strategia che concepisce il dialogo interculturale come un fattore di mobilitazione sociale, volto a valorizzare la diversità, attraverso iniziative culturali e creative a carattere partecipativo.

La cinquantennale esperienza dell’Associazione e quella più recente del Festival delle Letterature Migranti si incontrano facendo tesoro delle più recenti riflessioni sull’interculturalità che, nello scenario internazionale contemporaneo, integra e amplia il vecchio concetto di multiculturalismo promuovendo un dialogo con l’«Altro» capace di contrastare efficacemente il  razzismo che, in modo talora velato da azioni e da discorsi di maniera, pervade la nostra società. Nel dialogo con le culture «Altre», l’interculturalità comporta la riflessione e l’approfondimento sulla propria cultura e la consapevolezza della non universalità del proprio modo di comprendere la realtà. In un contesto contraddistinto da situazioni di multiculturalità, in cui l’individuo si muove all’interno di universi culturalmente contrastanti, in un processo di perenne adattamento e di reciproco scambio, l’interculturalità ricorre alle conoscenze antropologiche per superare atteggiamenti di rifiuto ed evitare il rafforzamento di prospettive univoche. In quest’ottica, il Festival delle Letterature Migranti, ponendosi sulla via tracciata in anni di lungo e costante lavoro, mette al centro della riflessioni collettive il complesso rapporto tra le diversità evidenziando come le letterature creino un mosaico in cui i punti di vista e le prospettive sul reale si moltiplicano, in un incastro il cui equilibrio è delicato e quanto mai necessario; dischiudendo orizzonti nascosti di realtà lontane e vicine, ci induce ad adottare sguardi diversi offrendoci ancora una volta la possibilità di sorprenderci.

 

                                                                                                                                 Rosario Perricone