FLM2018 e teatri cittadini, diario di bordo

PAGINE DAL FESTIVAL
11
Ott

FLM2018 e teatri cittadini, diario di bordo

Il reciproco influsso del Festival delle Letterature Migranti e delle realtà teatrali della città di Palermo, complessamente intrecciato, in questa quarta edizione dà spunto a molte riflessioni sull’opportunità di favorire la crescita di eventi culturali e di prestare attenzione a tutte quelle forme espressive territoriali che fanno sì che il territorio sia un contenitore di attività.
Il modo in cui il Festival e i teatri cittadini si adatteranno e si approprieranno l’uno dell’altro è indice di grande fermento e di uno spirito propositivo fuori dal comune nel campo dell’estetica, in una incarnazione di sperimentazione e di contaminazione.
Ed ecco i vari appuntamenti.

TEATRO BIONDO PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

Teatro Biondo, Sala Strehler
Variazioni e fughe

18 ottobre, ore 21.00/ 19 ottobre, ore 17.30
Ingresso € 10,00

STORIA DI GIULIETTA
di Beatrice Monroy
progetto di B.Monroy, G. Marsala, E. Cucinotti e M.Cucinotti
con Ester Cucinotti (La madre) – Maria Cucinotti (Giulietta)
adattamento scenico e regia Giuseppe Marsala
scene Giuseppe Marsala e Claudia Puglisi
aiuto regia Claudia Puglisi
disegno luci Gabriele Circo
costumi Dora Argento
assistente alle scene Filippo Bartoli
produzione Scena Aperta / Festival delle Letterature Migranti
in collaborazione con Teatro Biondo Palermo

Libia, dicembre 1969. Il colpo di stato di Gheddafi cambia d’improvviso la vita di tante persone. Libici di seconda e terza generazione, nati e vissuti in Africa, sono costretti a lasciare le loro terre solo perché italiani. Portatori di una colpa che una dittatura imperialista ha lasciato loro in eredità e che una logica speculare vuole che ora venga espiata. Logiche sovraniste – che si rovesciano, si fronteggiano e si sfidano – passando sopra le esistenze delle persone ne stravolgono i progetti di vita, ne tranciano gli affetti, mutandone il destino e sovrapponendo loro identità che sono solo figlie della propaganda. Allora come oggi uomini e donne sono obbligati a lasciare le loro cose, le loro case e i luoghi in cui vivono, amano e hanno costruito le loro esistenze. Le semplificazioni mediatiche e la propaganda politica attribuiscono loro odiosi appellativi negando l’unica realtà, e cioè che si tratta di persone, esseri umani, cittadini della terra costretti all’esodo.
Giulietta è una di loro, una bambina appena affacciatasi all’adolescenza, costretta a lasciare tutto: i suoi giochi, le sue corse sulla spiaggia, i suoi canarini, i suoi rossori per amori adolescenti confessati forse solo a se stessa. Di fronte a lei il personaggio della madre – il suo doppio, capace di evocare in Giulietta la catarsi di un ricordo stretto in un oblio.
La storia, scritta da Beatrice Monroy – e diventata nel 2017 una riduzione teatrale con una prima mise en espace presentata al Levanzo Community Fest – diventa oggi una produzione teatrale vera e propria. In scena i due personaggi, due anime/corpo che raccontano di una storia lontana ma usando il tempo presente, segno di una cicatrice che accompagna sempre le loro vite e che oggi assume il senso ancor più drammatico di cicatrice collettiva e universale.

Teatro Biondo, Sala Strehler
20 ottobre, ore 17.30 / 21 ottobre, ore 21.00
Variazioni e fughe

Spettacolo teatrale – Ingresso € 10,00

DA QUESTA PARTE DEL MARE
da Gianmaria Testa
con Giuseppe Cederna
regia Giorgio Gallione
elementi scenografici Lorenza Gioberti
luci Andrea Violato
produzione Fuorivia / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con Teatro dell’Archivolto

Da questa parte del mare è il libro della vita di Gianmaria Testa (1958-2016). È arrivato in libreria, purtroppo postumo, per Einaudi, con prefazione di Erri De Luca.È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici. È il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi.
È il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. È uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi.
Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata. Bellissima.
Da questa parte del mare è un viaggio struggente, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell’“umano”. Un piccolo e intensissimo testo più potente di mille chiacchiere.
E così lo spettacolo, mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne. Cederna è al contempo la voce di Testa, orante con lacerti accennati di canzone, ma anche quella scheggiatadi coloro che non hanno voce, in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna.

 

CENTRO AMAZZONE PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

1Variazioni e fughe

Performances – 7 ottobre, ore 19 – Complesso monumentale di Palazzo Steri /Palco

PROGETTO FUORI/CONFINE
PALCOSCENICO MULTICULTURALE a cura di Claudia Brunetto e Marta Occhipinti
Il progetto, nato all’interno del percorso di teatro e comunità del Centro Amazzone, propone una serata di danze, musica e teatro insieme a tre comunità di Palermo: bengalese, tamil e capoverdiana. Durante la serata si alterneranno alle danze tipiche anche interviste a membri delle comunità per conoscerne usanze, storia e modelli sociali tra vecchie e nuove generazioni, letture di testi, rappresentazioni. Presenti la cantante capo verdiana Jerusa Barros e l’ex presidente della Consulta delle culture Delfina Nunes.

19 ottobre, ore 18 – Complesso monumentale di Palazzo Steri/Chiostro

Variazioni e fughe
INCONTRO CON LINA PROSA
Testi per un Teatro – Passeur. A proposito di “Miti senza dei. Teatro senza dio” con Federico Butera e Lina Prosa.
Letture di Sara Donzelli e Aurora Falcone
L’incontro sarà occasione per parlare dell’ultima pubblicazione di testi teatrali di Lina Prosa, “Miti senza dèi. teatro senza dio”. Una raccolta di nove testi, con protagoniste donne del mito classico riscritte in chiave contemporanea. Tra queste anche una moderna Cassandra, profetessa e donna nomade immaginata come una donna greca emigrata in America.

 

TEATRO ATLANTE PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

PAROLE MIGRANTI
workshop intensivo condotto da Preziosa Salatino (Teatro Atlante) –
Teatro Atlante, piazza Croce dei Vespri 8

Durante il workshop si lavorerà alla creazione di un flash-mob poetico/teatrale che verrà realizzato nel cortile di Palazzo Steri durante la giornata conclusiva del Festival delle Letterature Migranti. Ogni partecipante dovrà portare un breve testo (poesia, canzone, prosa, in qualsiasi lingua) che abbia attinenza con le tematiche del Festival.
Non ci sono limiti di età e non è richiesta alcuna precedente esperienza teatrale.
Giorni e orari: venerdì 19 ottobre dalle 18 alle 21
sabato 20 ottobre dalle 17 alle 20
domenica 21 ottobre: prova generale ore 11 (Teatro Atlante)
flash-mob ore 12 (Palazzo Steri)
Numero di partecipanti: minimo 10 massimo 20
Contributo: 35 € adulti/ 30 € studenti
Info e iscrizioni entro il 15 ottobre: tel 3665010982, email: teatroatlante@yahoo.it

 

TEATRO DITIRAMMU PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

Variazioni e fughe

Spettacolo teatrale – 21 ottobre, ore 18 – Teatro Ditirammu
via Torremuzza 6 – Palermo

PRIMA O POI DOVRO’ ARRIVARE
con Marco Manera

Ingresso € 12,00

Si tratta di un recital, uno spettacolo di contaminazione, tra il serio e il faceto, che nasce e cambia ogni sera. Unico e irripetibile. È figlio della letteratura ufficiale, scritta sui libri, e di quella popolare, udibile per strada. Marco Manera al Ditirammu può spogliarsi dai panni del comico per recuperare i panni dell’attore a tutto tondo. Non mancherà la simpatia ma a questa si affiancherà la riflessione. Brani celebri e pezzi sconosciuti, letture e interpretazioni, canzoni e poesie. La magia del teatro e l’atmosfera unica del palcoscenico di via Torremuzza, poi, faranno il resto.

 

TEATRO PATAFISICO PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

Variazioni e fughe

21 ottobre ore 17 e ore 18 – Piccolo Teatro Patafisico, via Gaetano La Loggia, 5

BOAKO, la burattina che divenne Luna
di Salvino Calatabiano
Con Vito Bartucca (Narratore)e Salvino Calatabiano (Burattinaio)

Ingresso € 5,00

Va in scena una leggenda dell’Uganda in una versione burattina. Racconta di Boako, che viveva nella notte dei tempi in un piccolo villaggio dell’Africa. Boako era amata da tutti per i modi gentili. Una notte un esercito senza nome e senza volto invade la piccola comunità, uccide e saccheggia. Un Dio molto potente darà a Boako la possibilità di salvare la sua gente ma per fare questo dovrà sacrificare se stessa e donare il suo corpo al firmamento. Il suo sacrificio sarà ricompensato con la pace. Da quella notte un astro luminoso illumina le tenebre, quell’astro che oggi chiamiamo Luna perché ci siamo dimenticati di Boako.

 

TEATRO SANT’EUGENIO PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

Variazioni e fughe

Spettacolo teatrale – 19 ottobre ore 21 – Teatro Sant’Eugenio, Piazza Europa 39/41

Ingresso: intero:10,00 – ridotto € 8,00

EROI CON LA TOGA
di Angelo Vecchio
con Mario Pupella, Marco Feo, Leonado Campanella, Lavinia Pupella, Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Daniela Melluso Pupella.
Regia Marco Pupella
Il dramma racconta dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assassinati dalla mafia. Dei due magistrati parla il mafioso Tommaso Buscetta, che rievoca anche il potere e la ferocia dei boss corleonesi Totò Riina e Bernardo Provenzano. Sulla scena anche i due magistrati palermitani, nel pieno della maturità professionale e umana, con il loro valore e le preoccupazioni. Lo spettacolo gode anche di un contributo video del presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, già componente del pool antimafia.

 

SPAZIO FRANCO PER IL FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI

Dal 18 al 21 ottobre, dalle 15:00 alle 18:00 – Spazio Franco, Cantieri Culturali della Zisa di Palermo

AMUNI’
Laboratorio per storie di uomini, donne, migrazione e discriminazione

Il laboratorio, a titolo gratuito, fa parte del Progetto Amunì ed è condotto dagli artisti della Babel Crew con la partecipazione attiva dei giovani attori e attrici della Compagnia dei Migranti-Amuni (riconosciuta dal Mibact nel 2017 e nel 2018 come vincitore del Bando MigrArti) che dall’anno scorso si è costituita muovendo le proprie azioni tra le arti sceniche multidisciplinari e i mestieri tecnici dello spettacolo dal vivo. Amunì si rivolge a chiunque abbia vissuto nella propria vita un’esperienza di migrazione, indipendentemente dal luogo di partenza e quello di approdo.
In occasione del Festival delle Letterature Migranti 2018, da quest’anno partner ufficiale del Progetto Amuni, si propone, appunto, un laboratorio multidisciplinare a nuovi ragazzi e ragazze che vorranno conoscere da vicino le pratiche e le attività della Compagnia dei Migranti. Al termine del laboratorio sarà prevista una sessione di lavoro aperta al pubblico. Info e iscrizioni: amuni.babelcrew@gmail.com

Lascia una risposta