17 ottobre 2018 | Il racconto della prima giornata di Flm 2018

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17 ottobre 2018 | Il racconto della prima giornata di Flm 2018

La prima giornata della quarta edizione del Festival delle Letterature Migranti si è conclusa: abbiamo ancora gli occhi e il cuore pieni dei sorrisi e dei volti che hanno riempito le sale dello Steri e degli altri splendidi luoghi che ci hanno ospitati.

Abbiamo iniziato con la proiezione di “Shoah” di Lanzmann al Teatro Massimo e con l’inaugurazione di “Misconception: a way to mis-undestrand reality” di Michele Tiberio e Niccolò De Napoli a Palazzo Branciforte, dove la Lettrice vis à vis Chiara Trevisan ha messo in atto la prima delle sue performance.

Alle 17, grande folla al palco per l’evento inaugurale, in cui è stato presentato alla città il progetto della Casa delle Letterature, un luogo plurale in cui fare cultura, ospitare scrittori e traduttori, gettare un ponte verso le altre genti che si affacciano sul Continente Mediterraneo. Charif Majdalani, fondatore della Casa degli Scrittori di Beirut, ha dichiarato che le letterature nel mondo sono multiple, sono tante, si esprimono in tante lingue ma esprimono una cosa sola.

Nel corso del pomeriggio allo Steri abbiamo spaziato sulle residenze letterarie nel Mediterraneo, e mentre alla Gam si inaugurava la mostra “So as to find the strenght to see” di Fatma Bucak, a Palazzo Riso si presentava il catalogo “Earth flags. Trascending boundaries” e al Museo Salinas si parlava di “I popoli del grande verde” di Sebastiano Tusa: il nostro Festival è plurale e migrante per sua stessa natura, e anima luoghi diversi della città.

Nello splendido scenario del Chiostro dello Steri il mito di Enea è stato protagonista della conversazione “La civiltà del profugo”: Maurizio Bettini, in riferimento al naufragio dei Troiani a Cartagine, ha commentato che non si può leggere l’Eneide, oggi, come un serbatoio di figure poetiche, ma come un fatto di cronaca.

Alle 20, l’evento più atteso: Yanis Varoufakis, in conversazione con Leoluca Orlando e Davide Camarrone, ha esposto la sua idea di approccio paneuropeo e transnazionale come unica strada per uscire dalla crisi economica e morale che sta interessando l’Europa.

In serata, spazio alle danze Tamil, alla musica, al cinema con “Le dernier des injustes” di Lanzmann per chiudere con Francesca Garolla e il suo “Tu es libre”. Appuntamento a domani per una nuova giornata di incontri!

 

 

 

 

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