orienteXpress: due progetti per una riflessione composita sull’arte

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5
Ott

orienteXpress: due progetti per una riflessione composita sull’arte

A curare il programma Arte della quinta edizione del Festival delle Letterature Migranti sarà anche quest’anno Agata Polizzi. orienteXpress, questo il titolo della sezione, ci offrirà una pluralità di sguardi e punti di vista dedicati al Contemporaneo.

Nella sua narrazione del rapporto tra Oriente ed Occidente, Edward W. Said, in un passaggio definisce la natura del rapporto tra Europa e Oriente come fondato su un’esperienza di scambio, perché – dice – l’Oriente non è solo geograficamente adiacente, ma è sede delle più antiche e nobili colonie europee, è sede di civiltà e lingue, base per esperienze culturali condivise, è il più importante concorrente del “Diverso”.
In questa affermazione sta molta parte del senso di un rapporto che è speciale, parte integrante della nostra cultura e della nostra civiltà.
Sviluppando questo concetto, nasce l’idea di affidare agli artisti la possibilità di confrontarsi con un contesto come quello della città di Palermo, in un momento storico estremamente delicato, dare loro dunque la possibilità di ascoltare le istanze di un territorio culturalmente informato dalla potenza della “diversità”, può diventare pretesto per riflettere sui fattori economici, politici e culturali che definiscono insieme una “prossimità” , frutto di un dialogo aperto e libero “(…) prodotto dalle energie materiali ed intellettuali dell’uomo”.

X
Progetto di arte di arte pubblica
2 – 15 ottobre

#ditosinistro
Fare Ala+Wu Ming 2
Daniele Franzella
Roberta Mazzola
Azzurra Messina
LUSSI

Presentazione del catalogo
Domenica 13 ottobre ore 17:30
Museo Salinas | Chiostro 

X è una delle declinazioni della sezione Arti Visive del FLM che lavora sui cotesti, X ha coinvolto un piccolo gruppo di artisti emergenti della scena nazionale, molto diversi tra loro eppure assolutamente complementari, i quali guidati dalla radicata esperienza di Francesco De Grandi, svelano il loro punto di vista uscendo fuori dai contenitori deputati all’arte per incontrare altri sguardi, mescolarsi con il dubbio e la curiosità della gente comune, parlando in questo modo un linguaggio plurale, rivolto a tutti, uno sguardo libero.

#ditosinistro, Daniele Franzella, Fare Ala e Wu Ming 2, LUSSI, Roberta Mazzola, Azzurra Messina sono gli autori di una diaspora di immagini, di storie che incrociano altre storie, le loro e quelle di ciascuno di noi, in cui è possibile identificarsi, perdersi o ritrovarsi.

X è un progetto pubblico di sensibilizzazione all’immagine che invita a prendersi il tempo per capire, per approfondire, il tempo per scoprire che esistono molti modi di leggere la contemporaneità, per indugiare sull’idea che l’immagine ha in sé potenza e insieme leggerezza, ha la capacità di distogliere dalla superficialità per concedersi generosamente e condurci altrove, se solo sappiamo comprendere l’importanza di approfondire, lasciando che qualcosa accada, che produca un effetto, faccia affiorare in noi il desiderio di riposizionare lo sguardo, anche nel frastuono iconografico che affolla le nostre vite, che ci sommerge, molto spesso senza senso, molto spesso senza lasciare traccia.
Dagli artisti arriva il suggerimento a non restare indifferenti mai, perché è l’attenzione all’altro che ci protegge dalla solitudine e dall’ignoranza.

STANZE
(HD, 58′, 2010)

Artisti:
Gianluca e Massimiliano De Serio
Inaugurazione
Domenica 13 ottobre ore 12:00
Sala Strehler del Teatro Biondo
in collaborazione con Fondazione Merz, Torino

Stanze riprende, attualizzandola, la tradizione orale somala, in cui la poesia era lo strumento di dibattito pubblico e politico del paese, prima dell’avvento della scrittura negli anni ’70. Il film è interpretato da alcuni giovani rifugiati politici somali a Torino, all’interno di quella che è stata la loro ultima “casa”: la caserma La Marmora di via Asti. Fondata durante il primo periodo coloniale italiano nel corno d’Africa, la caserma è poi diventata sede, durante il fascismo, della Guardia Nazionale Repubblicana, e qui si sono consumate torture dei partigiani prigionieri. Il processo del 1946 ha condannato diversi imputati fascisti che operavano in via Asti, che hanno però goduto di amnistia. La caserma è divenuta recentemente luogo di accoglienza dei rifugiati politici somali, protagonisti di “Stanze”.
Grazie al contributo di Suad Omar, scrittrice, attrice e mediatrice culturale, è nato un lavoro collettivo in cui i soggetti hanno interpretato in versi la propria storia, la condizione di sradicamento a cui sono costretti e l’inadeguatezza del nostro Paese ad accogliere i rifugiati. Gradualmente sono arrivati a interpretare gli stralci del processo del ’46 recuperati dopo un lungo lavoro di ricerca.
Nel film la caserma è raccontata dai suoi ex-abitanti attraverso un percorso di sdoppiamento, storico ed esistenziale, mediante il quale i soggetti si sono fatti carico della nostra stessa storia e delle sue mancanze e allo stesso tempo hanno rielaborato le esperienze di sradicamento dai loro paesi d’origine attraverso lo strumento della propria cultura orale e poetica.

In occasione dell’inaugurazione verrà presentato in anteprima assoluta il libro omonimo dei fratelli De Serio, Stanze (Hopefulmonster), con poesie, fotografie, immagini dal film, documenti d’archivio con contributi di Luca Ciabarri, Angelo Del Boca e Gabriele Proglio
Un libro che si legge come un paesaggio stratificato, una sorta di sezione terrestre formata dalla sedimentazione di diverse esperienze di vita, un percorso creativo lungo otto anni fatto di vita, cinema, teatro e poesia.

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