Terre perse | Le scatole narrative

PAGINE DAL FESTIVAL
16
Ott

Terre perse | Le scatole narrative

Terre perse – Terre perse è quel che resta di una doppia citazione: di un testo capitale di Gesualdo Bufalino – Cere perse -, e della “terra” come di un tòpos letterario (da Verga a Zola). Terre, in termini più propriamente espressivi, sono anche i colori naturali usati nella pittura. Terre perse potrebbero esser dunque degli scenari naturali che stingono come vecchi colori; luoghi che smarriscono la loro storia e spingono alla fuga verso una storia nuova e una nuova identità. Terre perse dice di un rimpianto e di un lento esodo, di una storia e di un esilio.

Mercoledì 21 ottobre
Ore 11:00 Università degli Studi di Palermo (on line)
Terre perse
Incontro con Maria Rosa Cutrufelli, L’isola delle madri, (Mondadori) con Donatella La Monaca e Domenica Perrone
in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umanistiche all’interno del seminario Attraversare il deserto
Per assistere all’evento, che verrà registrato e in seguito pubblicati sui nostri canali, sarà sufficiente collegarsi a questo link: https://tinyurl.com/y3fuj4t4

In un mondo sconvolto dal mutamento climatico e definitivamente avvelenato dagli uomini, in un futuro non troppo lontano, un morbo si è diffuso fino a diventare una vera pandemia: la chiamano “malattia del vuoto” ed è l’incapacità di riprodursi, la sterilità. Per avere un domani, l’umanità è costretta a ricorrere in forme sempre più pesanti alle biotecnologie. L’isola delle madri è una riflessione necessaria sui cambiamenti che il surriscaldamento globale e le biotecnologie riproduttive provocheranno negli uomini e nelle società, ma è anche un luminoso inno alla vita, che ripone ogni speranza nella capacità delle donne di parlarsi, unirsi, lottare e costruire insieme.

Venerdì 23 ottobre
Ore 11:00 Università degli Studi di Palermo (on line)
Terre perse
Incontro con Igiaba Scego, La linea del colore, (Bompiani)
con Domenica Perrone e Claudia Carmina
Introduce Donatella La Monaca
in collaborazione con Dipartimento di Scienze umanistiche all’interno del seminario Attraversare il deserto
Per assistere all’evento, che verrà registrato e in seguito pubblicati sui nostri canali, sarà sufficiente collegarsi a questo link: https://tinyurl.com/y498qtcg

Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali.Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.

Domenica 25 ottobre
Ore 13:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99 (on line)
Terre perse
Incontro con Dror Mishani, Tre, (Edizioni e/o) con Moshe Ben Simon
L’evento avverrà a porte chiuse e sarà trasmesso in diretta streaming sui nostri canali

Una donna, insegnante di liceo sulla quarantina, cerca un po’ di conforto, dopo che il marito ha abbandonato lei e suo figlio. Tramite un sito internet per divorziati conosce Ghil, piacente avvocato, e intreccia con lui una relazione. Un’altra donna, una badante lettone immigrata in Israele, cerca una casa e anche un segno da parte di Dio, che le dica se è sulla buona strada. Anche lei, come la prima donna, fa conoscenza di Ghil, a cui si rivolge per una consulenza sul permesso di soggiorno. Una terza donna cerca qualcosa di completamente diverso. Si chiama Ella ed è la giovane madre di tre bambine piccole alla ricerca di una fuga dalla soffocante realtà domestica. Incontra Ghil in un bar. Tutte e tre trovano lo stesso uomo. Sono molte le cose che non sanno di lui, poiché l’uomo non dice la verità. Ma anche lui non sa tutto di loro.

Ore 17:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99 (on line)
Terre perse
Incontro con Oliver Van Beemen, Heineken in Africa, (add Editore) con Davide Puca
in collegamento video con l’autore
L’evento avverrà a porte chiuse e sarà trasmesso in diretta streaming sui nostri canali

L’Africa è considerata il nuovo paradiso dell’industria della birra e Heineken, da oltre sessant’anni, ne è la regina incontrastata. La multinazionale olandese dispone di oltre quaranta birrifici distribuiti in sedici Paesi e sostiene che la sua presenza favorisca lo sviluppo economico del continente. Ma è vero? Lentamente, ma con costanza, in diversi Paesi africani sta emergendo una classe media urbana che, per la gioia dei produttori, trae buona parte del suo nuovo status sociale dal consumo di birra chiara. Come ha influito Heineken sulle economie e sulle società locali, e quali considerazioni fare quando si produce birra in tempo di guerra o in un regime dittatoriale?

Ore 19:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Terre perse
Incontro con Suad Amiry, Storia di un abito inglese e una mucca ebrea, (Mondadori)
con Michele Cometa
L’evento avverrà a porte chiuse e sarà trasmesso in diretta streaming sui nostri canali

Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il Miglior Meccanico della città. È in effetti un talento e quando riesce a riparare una pompa di irrigazione, il ricco uomo d’affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. Subhi è al settimo cielo e con quell’abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams. Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare con sapienza e humour una promessa d’amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche e meno note del secolo scorso.

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