La gente

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Biografia

Leonardo Bianchi
La gente
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Dieci anni fa usciva La casta, un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: la fine dei partiti tradizionali, l’odio per le élite in generale, l’indignazione di chi si sentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in orgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, ma una galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l’apocalittico. Dai forconi alle sentinelle in piedi, dai «cittadini» che s’improvvisano giustizieri alle comunità di complottisti di ogni sorta: La Gente è il ritratto cubista dell’Italia contemporanea, un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio di realtà e che inseguono incubi privati spacciandoli per ideologie. Leonardo Bianchi ha scritto il miglior reportage possibile su un paese irraccontabile se non a partire dalle sue derive, e l’ha fatto seguendo ognuna di queste storie con la passione di un giornalista d’altri tempi, il rigore dello studioso che dispone di una panoramica internazionale, e la visione di un narratore che su questo presente impazzito sa costruire un’opera-mondo: feroce come un’inchiesta di Truman Capote, cupa come un romanzo di James Ballard, coinvolgente come un viaggio alla David Foster Wallace.