Flm visto da IoStudio News: Antonino Buttitta, il lavoro e l’arte della ricerca

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6
Ott

Flm visto da IoStudio News: Antonino Buttitta, il lavoro e l’arte della ricerca

Di Mariacarmela Misuraca

Si è svolto oggi al Museo Internazionale delle marionette A. Pasqualino l’incontro dedicato alla memoria dell’antropologo Antonino Buttitta, scomparso lo scorso febbraio.

In occasione della terza edizione del Festival delle letterature migranti, il ricordo di Buttitta rappresenta un momento di riflessione molto importante, in quanto i suoi lavori si sono focalizzati sui vissuti degli uomini. Questo è il modo in cui apre l’incontro Gabriella D’Agostino, moderatrice dell’incontro, la docente di antropologia presso l’Università di Palermo.

I temi centrali dell’incontro ruotavano attorno all’ultimo libro dello stesso Buttitta, Mito fiaba rito, pubblicato da Sellerio, e del libro intervista Orizzonti della memoria. Conversazioni con Antonino Cusumano, edito da Ernesto Di Lorenzo.

Ad intervenire sono stati lo stesso Antonino Cusumano, autore di Orizzonti della memoria, e Paolo Fabbri, semiologo italiano.

“Buttitta è stato più di chiunque altro uno straordinario ricercatore dell’uomo e dell’umano, che ha saputo unire più mondi racchiusi all’interno del contesto siciliano- è quanto afferma lo stesso Cusumano- scardinando i confini delle appartenenze, andando oltre le differenze socio-culturali”.

Il libro Orizzonti della memoria è un testo in cui si ripercorrono le tappe che hanno segnato la vita dello stesso Buttitta, di come abbia si sia approcciato allo studio attraverso i fumetti e le vignette, chiaro segnale di come la simbologia sia stato sempre un elemento essenziale per la sua vita.

“I lavori di Buttitta offrono un quadro particolare in cui la Sicilia, nonostante le sue contraddizioni interne, di carattere sociale, economico, culturale vive in una condizione straordinaria di omogeneità, che accomuna tutti gli abitanti siciliani e non solo- afferma Fabbri- per cui lo studio dell’antropologia, e in particolare delle ricerche sulle tradizioni popolari di Buttitta possono rappresentare un momento di riflessione per un’epoca storica in cui non esiste più il noi, ma solo l’io contrapposto al tu”.

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