Clausure – Generazione spontanea | La “clausura” raccontata attraverso l’Arte

PAGINE DAL FESTIVAL
18
Ott

Clausure – Generazione spontanea | La “clausura” raccontata attraverso l’Arte


Sezione arti visive | Clausure – Generazione spontanea
a cura di Agata Polizzi
in collaborazione con la Fondazione Merz

La contingenza della Storia che ha investito l’umanità con l’esperienza collettiva della pandemia, ha indotto il pensiero a riorganizzare non solo le priorità ma anche l’approccio alle cose, la stessa conoscenza ha assunto un ruolo primario nella quotidianità, conoscenza come elemento che consente la sopravvivenza.
Dunque anche per la cura delle arti nasce l’esigenza di rifondare molti dei significati acquisiti, riflettere sul proprio ruolo sulla propria condizione. L’isolamento imposto ha consentito di fare vuoto. Di trovare la giusta visione sulle cose. La “clausura” ha disegnato i contorni di una dimensione interiore e intellettuale in cui ciascun individuo ha sperimento forme di resistenza.
L’artista facilitato dalla solitudine dello studio trova nell’isolamento la dimensione generativa, la stessa che poi diventa atto formale e dopo ancora collettivo. La dimensione prima intima e volontariamente protetta del distanziamento, viene rivelata come un’epifania.
Ma occorre adesso anche immaginare lo spazio di lavoro dell’artista come in un grembo capace di generare la vita.
Da un lato quindi la “clausura” come atto di scelta laica e indispensabile, dove spazio e tempo condizionano e in qualche modo si annullano vicendevolmente, dall’altro la conseguente attivazione di un reagente energetico, una resurrezione se vogliamo, in cui l’individuo come un’isola, trova nel proprio confinamento l’ostacolo imposto dei limiti ma anche la possibilità ed il coraggio di superamento dello stesso, possibilità di esplorazione, di conoscenza.
L’artista da ‘isola sull’isola’ percorre i suoi viaggi.

La sezione Arti visive è divisa in due momenti di azione, paralleli: uno che coinvolge il territorio osservando e partecipando insieme con gli attori, artisti e contesto della città, l’altro che vede invece il coinvolgimento di artisti internazionali. Il lavoro con gli artisti internazionali Generazione spontanea vuole essere un invito alla vita, che rievocando il pensiero aristotelico ci suggerisce la possibilità generativa a partire anche da elementi inanimati ma dotati di energia, come ad esempio sono i pensieri o le emozioni.

La scelta curatoriale della sezione arti visive, in collaborazione e in condivisione con la Fondazione Merz per il terzo anno consecutivo al fianco del Festival Letterature Migranti, affida agli artisti Francesco De Grandi e Michele Guido, l’osservazione e la ricerca di alcuni temi, elementi da analizzare, studiare e rifondare. Con un approccio scientifico l’artista è invitato ad annotare su “quaderni di studio” o “diari di viaggio” ogni fase, variazione, dettaglio visivo o semantico relativo all’elemento di osservazione, un carteggio di ricerca, una narrazione per parole o immagini o segni, sorta di archivio emozionale.
Il lavoro dell’artista non si focalizza unicamente sul “mostrare” quanto, piuttosto, sulla condivisione del processo, in cui l’evidenza e il “dato” derivano dalla natura visionaria e salvifica dell’arte, capace di risanare e di contagiare.

Convinti del valore imprescindibile della relazione umana e intellettuale che esiste tra artista e fruitore, durante le giornate del Festival, il processo di elaborazione diventerà per questo oggetto di dialogo con il pubblico. Una sorta di “speakeasy”, uno studio visit specialissimo e smaterializzato, proposto in un mercato, una piazza, un porto o un giardino: un momento di scambio, visione e partecipazione pieni, consapevoli e, a loro volta, generativi.

L’esito di questo percorso confluirà presto in un “oggetto editoriale” epilogo di una narrazione visiva capace di restituire la riflessione su temi generativi quali la solitudine, il superamento del limite e la rinascita.
Con gli artisti sono stati immaginati sia il registro narrativo e formale del libro d’artista, sia alcune soluzioni espositive attraverso nuovi spazi di rappresentazione.

Mercoledì 21 ottobre
Dalle 16:30 alle 19:00 Villa Trabia
Presentazione del progetto
Generazione spontanea
in presenza degli artisti Francesco De Grandi e Michele Guido
sezione Arti Visive curata da Agata Polizzi
In collaborazione e in condivisione con la Fondazione Merz
L’incontro avverrà in assenza di pubblico e verrà poi filmato e messo online sui nostri canali, dalle 18 circa di mercoledì 21 ottobre

La clausura come atto di scelta laica e indispensabile, dove spazio e tempo condizionano e in qualche modo si annullano vicendevolmente, dall’altro la conseguente attivazione di un reagente energetico, una resurrezione se vogliamo, in cui l’individuo come un’isola, trova nel proprio confinamento l’ostacolo imposto dei limiti ma anche la possibilità ed il coraggio di superamento dello stesso, possibilità di esplorazione, di conoscenza.
L’artista da ‘isola sull’isola’ percorre i suoi viaggi. Convinti del valore imprescindibile della relazione umana e intellettuale che esiste tra artista e fruitore il processo di elaborazione diventerà per questo oggetto di dialogo con il pubblico attraverso uno “speakeasy” o studio visit specialissimo e smaterializzato, un momento di scambio, visione piena, consapevole e generativa, con gli artisti sono stati immaginati sia il registro narrativo e formale del libro d’artista, sia alcune soluzioni espositive attraverso nuovi spazi di rappresentazione.

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