Flm sostiene il festival “Ucraina. La terra di confine”

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10
Mar

Flm sostiene il festival “Ucraina. La terra di confine”

Il Festival delle letterature migranti sostiene “Ucraina. La terra di confine – Festival della cultura ucraina a Palermo”. Un mese di incontri, dall’11 marzo al 10 aprile, per conoscere la cultura ucraina e scoprire, attraverso i linguaggi dell’arte e della cultura, la dimensione umana degli eventi storici che, da quasi dieci anni, interessano questa nazione. Un momento di riflessione e approfondimento che, viste le gravi contingenze internazionali, ci sembra doveroso sostenere e promuovere.

Il programma è molto ricco e variegato e comprende una mostra fotografica presso la Fondazione Sant’Elia, una rassegna di film al Cinema De SetaCantieri Culturali alla Zisa; e poi la presentazione di un libro allo Zac centrale, una mostra fotografica al Centro Internazionale di fotografia e due proiezioni al Cinema Rouge et Noir.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero, di seguito il programma completo:
DA VENERDÌ 11 A GIOVEDÌ 31 MARZO
FONDAZIONE SANT’ELIA, SALA CAVALLERIZZA
Via Maqueda, 81, Palermo
Mostra fotografica di Oleksandr Glyadelov “La guerra” 2014-2020
In qualità di corrispondente militare, Oleksandr Glyadelov ha visitato l’Ucraina orientale, dove in vari momenti tra il 2014 e il 2020 sono state combattute battaglie più o meno intense tra l’esercito ucraino e i separatisti, supportati dalle truppe russe.
SABATO 12 MARZO | ORE 18:00
CINEMA VITTORIO DE SETA
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
FILM: La Terra è Blu come un’Arancia
Regia di Iryna Tsilyk 2020
Documentario
74 min
L’opera narra di una famiglia abitante nei pressi della prima linea della zona della guerra nella regione del Donbas, Ucraina, dove il conflitto militare si protrae ormai da 6 anni. La madre single Anna di 36 anni cresce i suoi 4 figli da sola. La vita quotidiana dei civili residenti nella regione martoriata dalla guerra è cambiata drasticamente. I bombardamenti del paese dove abitano i protagonisti del documentario sembrano non cessare mai, però, nonostante ciò, i membri della famiglia non cedono alla disperazione e cercano di mantenere la loro linfa vitale. Essi suonano strumenti musicali e girano dei video che raccontano la loro quotidianità vissuta in condizioni estreme, trasformando in quel modo il loro trauma in un’opera d’arte al fine di rimanere umani.
DOMENICA 20 MARZO | ORE 18:00
CINEMA VITTORIO DE SETA
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
FILM: Brutte Strade
Regia di Natalka Vorozhbit 2020
Drammatico, Militare
124 min
Cinque strade dissestate. Cinque storie di amore, odio, fiducia, tradimento e violazione dei confini personali proiettate sullo sfondo della violazione dei confini nazionali.
SABATO 26 MARZO | ORE 18:00
CINEMA VITTORIO DE SETA
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
FILM: Questa Pioggia Non Finirà Mai
Regia di Alina Gorlova 2020
Documentario
103 min
“Questa Pioggia Non Finirà Mai” accompagna gli spettatori in un’intensa odissea tracciata attraverso l’infinito ciclo umano di guerra e pace. La trama si sviluppa attorno alla vita del ventenne Andriy Suleiman, che sta cercando di assicurarsi un futuro mentre lavora con le vittime dei conflitti armati. Dal conflitto in Siria alla guerra in Ucraina, l’esistenza di Andriy sembra essere incorniciata da un incessante flusso di vita e morte.
DOMENICA 10 APRILE | ORE 18:00
CINEMA VITTORIO DE SETA
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
FILM: Vulcano
Regia di Roman Bondarchuk 2018
Dramedi
106 min
Lucas si dirige al confine con la Crimea, nell’ambito di una missione di monitoraggio dell’OSCE. Però, a causa di una strana coincidenza, si ritrova in una cittadina del sud dell’Ucraina, dove incontra un mostro locale di nome Vova. Seguendo Vova, Lucas si immerge lentamente nel mondo di provincia ucraina, dove la vita è slegata da ogni logica o struttura.
VENERDÌ 25 MARZO | ORE 17:00
ZACentrale
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
Presentazione del libro di Lia Dostlieva, Andrii Dostliev “Leccando le Ferite di Guerra”
La lampada di sale realizzata in forma di un carro armato, attorno alla quale verte la storia raccontata dal libro, è stata acquistata dai coniugi Dostliev in un negozio di souvenir di Bakhmut, Ucraina, alla fine del 2016. I due artisti — i quali con l’inizio della guerra sono stati costretti a fuggire dal natio Luhansk e adesso abitano a Poznan, Polonia, — hanno cominciato ogni giorno, con lentezza, a leccar via il sale di cui è fatto l’oggetto. In questo modo essi volevano mostrare che la guerra, anche se lontana, è sempre presente e inesorabilmente ferisce tutti coloro che ne sono coinvolti. Il sale della lampada si è esaurito nel 2021, ma non la guerra.
VENERDÌ 25 MARZO | ORE 11:00-18:30
CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA
Cantieri Culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, Palermo
In Prima Linea. Presentazione di foto che documentano la guerra in Ucraina
IZOLYATSIA insieme a 89books e al Centro Internazionale di Fotografia ha lanciato un appello ai fotografi ucraini chiedendo loro di inviare i loro ultimi lavori che documentino il corso la guerra. Che si tratti di un reportage per le strade della città dopo i bombardamenti o di ritratti intimi di amici e parenti testimoni del conflitto, queste foto forniscono uno sguardo diretto sulla tragedia che il popolo ucraino affronta nelle ultime settimane.
MERCOLEDÌ 16 MARZO | ORE 21:00
VENERDÌ 18 MARZO | ORE 16:00
CINEMA ROUGE ET NOIR
Proiezione speciale in anteprima del film REFLECTION – Titolo originale VIDBLYSK. – Presentato in concorso alla 78^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2021. In collaborazione con Associazione Wilder, Cinema City e Cinema Rouge et Noir – Ingresso: 5 euro
REFLECTION
Regia di Valentyn Vasyanovyč
Genere Drammatico, Ucraina 2021
Partito volontario per la guerra nel Donbas il chirurgo di Kyiv Serhiy finisce per errore nelle mani delle forze militari russe e viene fatto prigioniero. Tenuto in vita per le sue competenze mediche, l’uomo assiste impotente a scene di tortura e violenza inaudita, aiutando i suoi carcerieri a smaltire i cadaveri degli altri prigionieri torturati. Fra questi anche Andrii, nuovo compagno dell’ex moglie, molto amato anche da sua figlia, ragazzina innocente e ingenua. Tornato a Kyiv Serhiy sceglie di stare al fianco della figlia e come in un atto di rinascita cercherà di ritrovare l’umanità persa e il suo ruolo di genitore.
Valentyn Vasyanovyč ha recentemente dichiarato: “Resto a Kyiv. Voglio essere tra persone consapevoli della loro appartenenza etnica, culturale e politica. Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro”.

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