1492/1942: un tragico anagramma dà il titolo alla sezione Musica di Flm 2019

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Ott

1492/1942: un tragico anagramma dà il titolo alla sezione Musica di Flm 2019

1492/1942 è il programma Musica della quinta edizione del Festival delle Letterature Migranti, a cura di Dario Oliveri e realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo e l’Accademia di Belle Arti di Palermo e con il sostegno dell’Associazione Amici del Teatro Massimo, di Curva Minore-Associazione per la Musica contemporanea, dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici e della Società del Quartetto di Palermo.

La programmazione musicale del Festival ruota intorno al contrasto fra l’Antico e il Moderno, proponendo le opere di quattro compositori palermitani sotto molti punti di vista assai diversi tra di loro: all’oratorio di Alessandro Scarlatti La Giuditta (1697), nella versione del manoscritto di Cambridge, fanno seguito infatti La Cantata Hurbinek (1970) di Girolamo Arrigo, su testo di Primo Levi, e le prime esecuzioni assolute del Sogno di Mannarino (2019) di Giulia Tagliavia e delle Scene dall’opera “1492” (2018-19) di Marco Betta, su versi di Davide Camarrone.
In particolare, l’idea di accostare La Cantata Hurbinek di Girolamo Arrigo a due nuovissime composizioni di Giulia Tagliavia e Marco Betta nasce dalle implicazioni di un tragico anagramma numerico: 1492 / 1942. Le Scene di Marco  Betta e Davide Camarrone sono infatti ambientate nel 1493, alla vigilia dell’espulsione degli ebrei dalla Sicilia, mentre il 1942 coincide con la conferenza di Wannsee, in cui furono definiti alcuni fondamentali aspetti organizzativi della Soluzione finale del problema ebraico. In mezzo a queste due date – 1492 / 1492 – si dispiega nei territori del Regno di Spagna (e dunque anche a Palermo) la storia del Sant’Uffizio dell’Inquisizione: ciò spiega il titolo del brano di Giulia Tagliavia, ispirato alla vita del pescatore rapito-migrante Francesco Mannarino e ai graffiti da lui tracciati sulle pareti di Palazzo Steri.

Il calendario completo degli eventi:

Giovedì 10 ottobre

Ore 18:00 | Conservatorio “Alessandro Scarlatti”
Un’anteprima con ascolti musicali: Il Sogno di Mannarino di Giulia Tagliavia

e Scene dall’opera “1492” di Marco Betta
con Gregorio Bertolino, Davide Camarrone, Dario Oliveri, Giulia Tagliavia e Marco Betta

La programmazione musicale di FLM 2019 ruota intorno al contrasto fra l’Antico e il Moderno, proponendo le opere di quattro compositori palermitani per molti aspetti assai diversi tra di loro: Alessandro Scarlatti, Girolamo Arrigo, Marco Betta e Giulia Tagliavia. L’incontro prevede una presentazione generale del progetto musicale del Festival e, soprattutto, un dialogo con Marco Betta e Giulia Tagliavia sul tema delle loro “musiche nuovissime” in prima esecuzione assoluta il 12 ottobre 2019 nell’Agorà del Museo “Salinas”.

Venerdì 11 ottobre

Ore 16:30 | Conservatorio Alessandro Scarlatti | Sala Ferrara
Un pomeriggio con Alessandro
Ultime novità musicologiche su Alessandro Scarlatti; I vent’anni del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio; Intitolazione dell’aula 20 a Roberto Pagano.
Saluti del presidente Mario Barbagallo e del Direttore Gregorio Bertolino
con Giuseppe Collisani, Luca Della Libera, Daniele Ficola, Emanuela Marcante, Sara Patera e Anna Tedesco.

Ore 20:30 | Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” | Agorà 
Incontro
“Dormi o fulmine di guerra”: La Giuditta di Alessandro Scarlatti
un’introduzione con Giuseppe Collisani e Dario Oliveri,

a seguire il concerto:

Alessandro Scarlatti,  La Giuditta.
Oratorio a 3 voci e strumenti in due parti su testo di Antonio Ottoboni

vers. del manoscritto di Cambridge | Prima esecuzione a Palermo
Anastasia Terranova soprano | Aurelio Schiavoni alto | Luca Dordolo tenore
Ensemble di Musica Antica del Conservatorio “A. Scarlatti”
Ignazio Maria Schifani maestro al cembalo

Fra le innumerevoli versioni musicali che tra il Seicento e il Novecento sono state composte sulla celebre vicenda biblica dell’eroina di Betulia (Libro di Giuditta), spiccano i due oratori di Alessandro Scarlatti (Palermo, 1660 – Napoli, 1725), entrambi su versi del principe Antonio Ottoboni e intitolati La Giuditta. Il primo fu eseguito nel 1694 nel Palazzo della Cancelleria a Roma. L’altro, a 3 voci con strumenti ad arco e basso continuo, ebbe probabilmente la sua prima esecuzione nello stesso palazzo romano nel 1697. Il manoscritto di questa seconda versione – mai eseguita sino ad ora a Palermo – è stato rinvenuto negli anni Sessanta del Novecento nella biblioteca del King’s College di

Cambridge. Giuseppe Collisani e Dario Oliveri propongono una breve ricostruzione delle vicende e dei contenuti musicali del capolavoro scarlattiano.

Sabato 12 ottobre

Ore 21:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Agorà
1492 / 1942: L’editto «contra Yudeos», la conferenza di Wannsee e oltre In memoriam Girolamo Arrigo: 1930-2018)
un’introduzione con Davide Camarrone e Dario Oliveri.

A seguire il concerto:

Girolamo Arrigo, La Cantata Hurbinek: Sezioni 1-2 | testo di Primo Levi (da La Tregua)| Prima audizione a Palermo con regia del suono

Giulia Tagliavia, Il sogno di Mannarino per pianoforte, archi ed elettronica | Commissione del FLM 2019 | Prima esecuzione assoluta

Marco Betta, Scene dall’opera “1492” per soprano, mezzosoprano, pianoforte e archi | testo di Davide Camarrone | Prima esecuzione assoluta

Gabriella Costa soprano | Irene Ientile mezzosoprano | Giulia Tagliavia pianoforte ed elettronica | Ornella Cerniglia pianoforte | GliArchiEnsemble | Gabriele Giambertone regia del suono

L’idea di accostare La Cantata Hurbinek (1970) di Girolamo Arrigo a due nuovissime composizioni di Giulia Tagliavia (Il sogno di Mannarino) e Marco Betta(Scene dall’opera “1492”) nasce dalle implicazioni di un tragico anagramma numerico: 1492 / 1942. Le Scene di Marco  Betta e Davide Camarrone sono infatti ambientate alla vigilia dell’espulsione degli ebrei dalla Sicilia, mentre il 1942 coincide con la conferenza di Wannsee, in cui furono definiti alcuni fondamentali aspetti organizzativi della Soluzione finale del problema ebraico. In mezzo a queste due date – 1492 / 1492 – si dispiega nei territori del Regno di Spagna (e dunque anche a Palermo) la storia del Sant’Uffizio dell’Inquisizione: ciò spiega il titolo del brano di Giulia Tagliavia, ispirato alla vita del pescatore rapito-migrante Francesco Mannarino e ai graffiti da lui tracciati sulle pareti di Palazzo Steri. Davide Camarrone e Dario Oliveri presentano il progetto dal quale nasce il concerto e ne raccontano gli sviluppi drammaturgici e musicali

Domenica 13 ottobre

Ore 18:45 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Chiostro
Variazioni e fughe
Incontro con Carlo Boccadoro, Analfabeti sonori (Einaudi)
con Gigi Razete e Dario Oliveri e incursioni musicali di Lelio Giannetto 

L’avvento di Internet ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo della musica. L’opportunità strabiliante di usare linguaggi musicali provenienti da ogni tempo e luogo ha rimescolato il concetto stesso di composizione, aprendo un ampio ventaglio di fusioni stilistiche e contaminazioni. Ciò presuppone grande responsabilità da parte del compositore, nonché il rischio di incorrere nell’esplorazione superficiale di un catalogo cosí pericolosamente vasto, smarrendo un requisito fondamentale: il senso critico.

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